Rivoluzionario della poesia, dell’amore e della concezione della donna.

Nizar Qabbani nasce a Damasco nel 1923 ed è considerato uno dei maggiori poeti arabi del XX secolo.

A spingerlo alla scrittura è una tragedia familiare: quando Qabbani ha soli quindici anni, la sorella Wisal si toglie la vita per evitare un matrimonio a cui è destinata con un uomo che non ama.

Pubblica la prima raccolta di poesie durante gli anni universitari e già dalle prime composizioni scardina tutti i tabù letterari, lodando la donna, l’amore e l’atto sessuale in sé, criticando il sessismo e il maschilismo e scatenando forti critiche tra i suoi contemporanei. Diviene però famosissimo e molto amato tra i giovani, che vengono conquistati dalle sue poesie d’amore travolgenti e dal suo linguaggio evocativo.

“L’amore nel mondo arabo è prigioniero e io voglio liberarlo”, questa la sua missione che persegue in tutte e 35 le sue raccolte poetiche, fino alla morte avvenuta a Londra nel 1998.

La poesia proposta quest’oggi appartiene alla raccolta كتاب الحب “Il libro dell’amore” del 1970.

كتاب الحب

كتاب الحب

عيناك مثل الليلة الماطرة
مراكبي غارقة فيهما
كتابتي منسيّة فيهما
إنّ المرايا ما لها ذاكرة

I tuoi occhi sono come una notte di pioggia
dove le mie navi sono affondate
e i miei scritti dimenticati.
Gli specchi, dopotutto, non preservano memoria.